LA CATTEDRALE
L’origine della Cattedrale di Aosta risale alla fine del IV secolo quando era una Domus Ecclesiae di grandi dimensioni. La chiesa venne completamente ricostruita nel corso del XI secolo per volere del vescovo in Aosta Anselmo I (da non confondersi con Sant’Anselmo, il celebre filosofo nato in Aosta nel 1033). Le due torri campanarie e la cripta, accessibile grazie a una scala posta alla fine delle navate laterali, sono la testimonianza di quest’antica basilica.
All’interno dell’atrio, la facciata rinascimentale è particolarmente suggestiva per la ricchezza dei colori e per il sapiente abbinamento degli affreschi con gli elementi architettonici e le sculture. Gli affreschi in corrispondenza dei portali rappresentano l’Annunciazione, la Natività (raffigurata nella lunetta) e la Presentazione di Gesù al Tempio. Sopra la trave, all'interno dell'arco, gli Apostoli guardano meravigliati in alto l'Assunzione della Vergine rappresentata nel timpano.

Sulla volta dell’atrio trova posto un magnifico affresco raffigurante otto schiere di angeli musicanti in procinto di accogliere la Vergine.
Entrando nella cattedrale, il crocifisso in legno dipinto risalta contro volte a crociera realizzate per volere da François de Prez e da Giorgio di Challant. Di grande valore artistico sono le vetrate della navata centrale che raffigurano la Natività, una Crocifissione e immagini di santi. Esse, insieme alle vetrate del deambulatorio, furono realizzate tra la fine del XV e inizio del XVI secolo.
All'ingresso, vi è la cappella dei baroni di Cly recentemente restaurata. All'inizio della navata destra si incontra l'altare di Santa Lucia con un affresco del XVI secolo raffigurante una Madonna col Bambino e alcuni santi. Poco più avanti, si accede al deambulatorio in cui si può visitare Museo del tesoro della cattedrale di Aosta.
Nel presbiterio si possono ammirare opere di grande valore artistico quali i due mosaici pavimentali, gli stalli lignei risalenti alla seconda metà del XV secolo e il monumento sepolcrale in onore di Tommaso II di Savoia. 
Dalla navata sinistra è possibile accedere al chiostro, celebre per i suoi capitelli in gesso cristallino. Uscendo dalla chiesa si può ammirare il maestoso organo posto sulla cantoria in noce. Lo strumento, alto 7 m e largo 10, fu costruito dall’artista Carlo Vegezzi-Bossi nel 1902.
Infine, è importante menzionare il ciclo di affreschi alto medioevali nel sottotetto, accessibile solo per mezzo di visite guidate. Essi, insieme alle pitture nel sottotetto della Collegiata di Sant’Orso, costituiscono una delle più vaste testimonianze di arte ottoniana in Europa.
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